giovedì 24 aprile 2008

Tattoo e altre cose senza ritorno… – Parte I

... ovvero ”Ma sto tatuaggio, non farà mica più male di una ceretta all’inguine?!”
di terako

Suggested soundtrack:
Deeper and Deeper - Dave Gahan
"I'm going down now, deeper and deeper under your skin now, you know that it's right "


Ebbene sì, siamo state ufficialmente contagiate dal “disagio mentale di iniettarsi l’inchiostro con gli aghi”, quello così ben descritto dal grande Elio: arriva il tatuaggetto. Quella di venerdì scorso è stata l’ultima cena del venerdì da “non tatuate”, fra pochi giorni passeremo sotto le (speriamo) esperte mani di colui che ci trasformerà definitivamente in cattive ragazze.
Il processo decisionale che ha portato a questo grande passo è durato così a lungo che nel frattempo avremmo potuto fare almeno 3 figli a testa: è una cosa di cui parliamo ormai da anni e, chissà come mai, adesso proprio adesso abbiamo deciso. Per noi ha un senso farlo adesso, a conclusione di tutta una serie di mesi “particolari” e non è solo un vezzo, entrambe abbiamo attribuito a questa cosa un significato profondo assai, ma resta il fatto che sempre di un tatuaggio si tratta… beh certo, non è che prendiamo la cosa a cuor leggero: l’"indelebilità" della cosa, la scelta del soggetto, il fatto che farà un male porco, tutta una serie di implicazioni mica da ridere. Ma contrariamente al nostro solito abbiamo avuto un approccio decisamente scientifico alla cosa, tutto è stato pianificato nei minimi dettagli. Ad esempio la scelta del tatuatore perfetto, che è durata settimane… ma alla fine l’abbiamo trovato. Nel frattempo ore e ore a guardare Miami Ink, LA Ink, tutti gli Ink possibili e immaginabili nel palinsesto di Discovery Channel. Alla fine l’abbiamo trovato: studio perfetto, condizioni igieniche perfette, stile perfetto, look perfetto (sì c’entra eccome!)... ovviamente abbiamo preteso di essere tatuate insieme, lo stesso giorno, prima una e poi l’altra. I nostri amici tatuati già ridono sotto i baffi perché sapendo quanto siamo “lagne” prospettano scenari apocalittici fatti di svenimenti, fughe dallo studio con il tatuaggio a metà e poi la convalescenza di un trapianto di fegato, coperte da quintali di vaselina, garze, bende, la febbre alta, il delirio.

Mi viene in mente quando a 16 anni, per la prima volta, siamo state da una ginecologa… ovviamente insieme. Sedute, terrorizzate in quella sala d’aspetto, convinte che l’arpia ci avrebbe sottoposte a chissà quale tortura. Ancora non lo immaginavamo, ma anche lì si trattava di qualcosa di definitivo, indelebile, da cui non ci sarebbe mai più stato ritorno: era il nostro passaggio dallo spensierato status di bambine a quello di donne sessualmente attive fertili e fecondabili, forzate del pap test e della contraccezione, vestali della palpazione al seno e future vittime dell’ecografia interna e dell’anamnesi ginecologica, e avanti così fino alla fine dei nostri giorni…
E ancora una volta ci infiliamo in qualcosa da cui non potremo tornare indietro…
A sto punto, tanto vale andare avanti!
Insieme.

Prison Break – Season 1
Tattooist: “Most guys, you know, for the first time, they start with something small, mom, girlfriend’s initials, something like that. Not you. You got a full set of sleeves, all in a couple of months. Takes guys a few years to get the ink you got.”
Michael Scofield: “I don’t have a few years.”

venerdì 18 aprile 2008

I’m not a girl not yet a woman...

... ovvero "sono adulta, non c'è niente da fare e devo smetterla con hello Kitty!"
di Terako

Suggested soundtrack: I
’m not a girl not yet a woman - Britney Spears
“I’m not a girl, dont’ tell me what to believe. Not yet a woman, I’m just trying to find the woman in me, yeah…”

Sono adulta, non c’è santo che tenga, questa è la verità e devo accettarla. Ma il vero problema non è essere sulla via tutta in salita verso i 35, il vero problema è sentirsi ancora come quando andavi in discesa e a tutta birra verso i 25. Quando una donna deve smetterla di sentirsi una ragazzina e cominciare a fare l’adulta? Io vvo fuori dalla mia età, sono completamente scollata dalla mia età anagrafica… è un problema?
Il primo sospetto che vivessi in una realtà parallela in cui il tempo si era fermata, mi ha assalita una domenica. Io e la mia nipotina di 9 anni eravamo sedute in giardino, lei si confidava con me, mi raccontava del suo “fidanzato”. All’improvviso si gira verso di me, mi guarda e mi dice “Hey, oggi siamo vestite uguali!”. Certo, siamo vestite uguali, peccato che tra noi passino esattamente 26 anni! Stessi jeans, stesse sneakers ai piedi. L’unica differenza erano la molletta a forma di stella e i bracciali con i campanellini… ma solo perché lei ha i capelli lunghi e io corti, e lei adora la bigiotteria di plastica e io i diamanti! Son gusti…
Ma la certezza assoluta di essere ancora ferma ai 25 l’ho avuta la settimana scorsa, al super. Ero alla cassa, col mio carrello e dietro di me due tipi sulla ventina (19 in realtà, non di più) con in mano due cartoni di birra e due tubi di Pringles, un classico dell’aperitivo trash. “Volete passare? Prego” “Oh, grazie che gentile. Hai visto, ci sono ancora persone gentili in giro” sorriso, gomitata all’amico, sorriso radioso, occhi socchiusi, testa leggermente inclinata a sinistra. Ma che carino: taglio di capelli da supergiovane, jeans giusto, occhio azzurro, proprio carino... e il classico sguardo del 19enne arrapato nel pieno fiorire della sua sessualità. Pagano, si avviano all’uscita e proprio lì, in quel preciso istante si consuma la tragedia. Si voltano verso di me che nel frattempo sto mettendo sul nastro della cassa una confezione formato famiglia di camomilla… “Arrivederci Signora, grazie ancora”. Signora. Birra batte camomilla 1 a zero!
Altri chiari sintomi del fatto che non ho ancora capito che sono adulta, sintomi che ho osservato e che probabilmente non dovrei sottovalutare:

  • sulla scrivania del mio ufficio ho una penna e una matita di Hello Kitty (mentre le colleghe hanno la Montblanc) e sotto ai jeans indoss una coulotte della già citata gattina giapponese
  • la mia amica alla mia domanda “ti piacciono i miei orecchini nuovi?” mi risponde: “carini, li porta anche mia nipote (anche questa nipote ha circa 10 anni!).
  • anche se vivo fuori casa da almeno 8 anni, mio padre mi chiama per ricordarmi di pagare l’assicurazione dell’auto, che devo cambiare i pneumatici, fare la revisione e controllare l’olio
  • i miei continuano a parlare di me chiamandomi “la cita”, non nel senso di scimmia amica di Tarzan ma nel senso di bambina, in dialetto
  • mi stupisco di non aver più diritto agli sconti under 30 per cinema, musei ecc
  • mi stupisco se il Servizio Sanitario Nazionale mi invia ogni anno ormai da un po’ una lettera per la prevenzione del cancro alla mammella (tiè e aritiè!!!) che si sa, intorno ai 40 la prevenzione non basta mai
  • a tutti i concerti sono la più vecchia
  • il mio ginecologo, il mio dentista, l’avvocato, l’architetto e a volte persino il capo sono innegabilmente più giovani di me ma gli do comunque del lei
Mi sa che devo darmi una mossa a crescere, i 40 potrebbero arrivare da un momento all'altro e potrebbero cogliermi con ancora su le mutandine di hello Kitty.

Beh l'età adulta è assolutamente sopravvalutata... non farti incantare dai tacchi alti, dalla libertà di fare sesso e dal fatto che i tuoi non ti stanno più addosso; essere adulti vuol dire avere delle responsabilità... le responsabilità, sono una gran rottura, davvero” - Meredith Grey, Grey’s Anatomy

lunedì 14 aprile 2008

Rudimenti basici di seduzione crudele!

... ovvero “lo so, sono splendida e profumata e la cosa non ha richiesto alcun impegno!”
di Terako

suggested soundtrack:
Is this desire? - PJ Harvey
"Said "I'm not scared" turned to her and smiled. Secrets in his eyes, sweetness of desire"

Io mi impegno mentalmente a tenere a bada il mio lato “esibizonista” e sadico ma ci sono momenti in cui veramente è più forte di me.
Sapevo che lo avrei visto oggi, sapevo che lo avrei incontrato e anche se so che dovrei girare al largo, dentro di me stavo già pianificando la strategia più aggressiva che si potesse immaginare: doveva impazzire! Ho messo ettolitri del profumo che lui adora, quell’abito che sicuramente gli ricorda la cena in cui non mi ha tolto un attimo gli occhi di dosso, ho messo gli stivali che, sono certa, lo mandano fuori di testa. Ho calcolato di lavarmi i capelli il giorno prima, perché so perfettamente che mi stanno meglio se posso dormirci sopra almeno una notte. Magari una lampada che mi dia un po’ di colore…
Sono normale? Le altre donne si fanno gli stessi “film”? Sì, la maggior parte delle donne sì, o almeno la maggior parte delle donne lo fa consciamente, le altre non sanno di farseli, ma a livello inconscio il loro piccolo cervellino assetato e affamato di autostima, nel preciso istante in cui apriranno l’armadio dirà loro “metti il vestito nero, che a lui piace tanto…”. Non accade solo con gli uomini, ma, di riflesso, anche con le nuove fidanzate degli ex oppure con le ex del fidanzato di turno perché è necessario mettere subito in chiaro chi è la più slendida del reame.
Ti “apparecchi”, ti “tappi da corsa”, ti “tiri a lucido” e via, sei pronta per l’incontro che ti permetterà di riaffermare (se per caso ce ne fosse bisogno) la tua indiscutibile superiorità di femmina.
E poi l’abilità e la superiorità diventano sopraffine quando oltre ad avere un aspetto magnifico, riesci a infilare nel discorso doppi sensi e allusioni assolutamente incomprensibili ad un orecchio non allenato, ma ovvie per lui che quella cosa te l’ha detta quel giorno al bar, te l’ha scritta in quella mail infuocata o te l’ha sussurrata il giorno in cui ti ha cacciato la lingua nell’orecchio. Se ci scappa pure un qualche rimasuglio di cultura umanistica del Liceo, meglio ancora. Che si sappia che oltre ad essere magnifica sono anche particolarmente colta e brillante intellettualmente.
Eh già, siamo fatte così, mettiamo in atto tutta una serie di meccanismi spietati e crudeli che poi tra l’altro nemmeno sempre sortiscono gli effetti desiderati... ma per lo più funzionano. E ci fanno comunque stare bene, ci danno l’impressione di essere padrone della situazione, di condurre noi il gioco, di avere comunque un vantaggio su di lui, perché sappiamo come farlo impazzire: siamo più forti. Questo almeno è quello che ci piace fargli credere, non deve immaginare che invece, sotto a questa scorza da superdonne siamo fatte di pongo, pronto ad essere modellato in qualsiasi modo lui voglia.
A volte però accade che LUI sia in realtà molto più simile a te di come ti saresti immaginata e quindi la mattina davanti all’armadio avrà fatto i tuoi stessi ragionamenti. Si presenterà con la camicia azzurra che tu adori, con i jeans che gli fasciano quel culetto spettacolare, ed è bello, abbronzato, sorridente, solare e… profumato. Sembra voler dire: “Sono splendido e la cosa non ha richiesto il minimo sforzo…”. E tu, credevi di aver esagerato col profumo? Dilettante! Se tu ne hai usato un ettolitro lui è andato oltre: ci ha fatto la doccia. Probabilmente l’ha fatto per te, ma non ne avrai mai la certezza assoluta.
Il problema è che poi lui se ne andrà da dove è venuto e lascerà la stanza guardandoti negli occhi e sussurrando con un filo di voce “Ciao, a presto…”
… e il suo profumo resterà lì, nel tuo ufficio e ti tormenterà, per tutto il giorno!

“Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti”
Charles Baudelaire

martedì 1 aprile 2008

Marte, ti togli di lì o no?!

... ovvero come leggere ogni settimana l'oroscopo senza sentirsi idiote...
di Sunset

suggested soundtrack: Horoscope - Chely Wright
"... I still read your horoscope 'cause I can't seem to give up hope.."

No, noi non crediamo in queste cazzate, negli oroscopi…va beh, ammettiamo che sfogliamo Marie Claire dal fondo per leggere subito l’oroscopo… così, tanto per sapere… e ammettiamo che almeno una volta abbiamo consultato i tarocchi della Buona Stella….
Perché, in fondo, ne abbiamo le prove, le caratteristiche generali dei segni sono quasi sempre vere…. chi non ha sofferto per un uomo dei gemelli, chi non ha perdutamente perso la testa almeno una volta per un uomo dello scorpione… e chi non sta ancora aspettando una spiegazione da un uomo del sagittario…
Per tutte voi, ci sono segni da evitare assolutamente e leggere che questo periodo di merda passerà non può che farci bene o almeno sapremo con chi prendercela… con Marte, che è ancora sempre in opposizione.

Questo è in assoluto il nostro preferito:

freewillastrology.com

... un po' perché è scritto benissimo, un po' perchè è in inglese e si sa, tenere in allenamento la lingua appresa con tanta fatica in anni e anni di vacanze studio in Inghilterra non fa mai male, ma soprattutto perché gioca con citazioni colte di livello, che ci fanno forse sentire un po' meno idiote per il fatto che tutte le settimane, puntuali non vediamo l'ora che esca!

We are all in the gutter, but some of us are looking at the stars.
Oscar Wilde