
di Terako
Suggested soundtrack: Bootylicious - Destiny's Child: " Baby, can you handle this? I don't think you can handle this... 'cause my body's too bootylicious for ya Babe"
Non è che stamattina sia uscita di casa proprio al massimo del mio splendore. Intanto è già tanto che io sia riuscita a farlo. Ad uscire intendo. Jeans di quelli un po sgualciti in fondo a forza di strisciarli per terra, t-shirt nera e infradito nere. No, non lavoro in acciaieria, ma stamattina girava così. Appena un filo di mascara, giusto per far capire al prossimo che possiedo degli occhi, capello non proprio in piega perfetta, insomma uno schifo… Ma comunque ho avuto la prova che qualcuno che apprezza c’è: il muratore del cantiere qui davanti all’ufficio. Sì, e allora? “Aoooh, che bella che sei!” frase preceduta ovviamente da un fischio coi fiocchi. Diciamocelo, scoccia… ma anche un po’ no. Ti vien da pensare che vabbè, i maschi son mediamente maiali e si accoppierebbero anche coi muri se avessero le tette, però forse, invece, questo maschio è diverso, è una persona carina, sensibile e con un gran gusto e io, anche se non proprio al top, stamattina sono carina ugualmente, perché emano una luce speciale. Ma l’episodio, a parte regalarmi un’inaspettata carica di autostima, mi ha fatto riflettere su un altro aspetto della questione: ma perché diavolo gli uomini fischiano e fanno degli apprezzamenti su di te quando tu già sei passata oltre? Prima ti squadrano, ti guardano per bene e non appena tu hai girato le spalle, parte il commento. Ma via, che cos’è, codardia, cagasottismo o semplicemente è così che funziona? Dietro all’uomo che fischia e apostrofa le donne con complimenti più o meno fini, c’è un preciso modus operandi? Evidentemente sì, nel profilo dell’S.I. (soggetto ignoto) Fischiatore, ci sono tratti di paura, insicurezza e vergogna, da ricercare probabilmente in un rapporto molto freddo con la madre (una roba del tipo “volevo tanto dire alla mia mamma che le volevo bene ma non ho mai avuto il coraggio”). Allora, caro S.I., guardami in faccia quando sono davanti a te e, possibilmente in italiano corretto (ammesso che tu non sia straniero, nel qual caso la grammatica non verrà valutata!), mi dici “Buongiorno Signorina, la trovo splendida quest’oggi. Buona giornata”. Ma chi non sarebbe felice di ricevere un complimento del genere? Pensate se ogni mattina, prima di entrare in ufficio, al semaforo, in edicola o al bar, un uomo, uno qualsiasi ci facesse il piacere di dirci una cosa del genere. Secondo me aiuterebbe, ci farebbe iniziare la giornata in un altro modo… soprattutto se l’S.I. in questione è sui trenta, a torso nudo, col jeans un po’ basso di vita e possiede un fisico abbronzato e sudato “da cantiere edile a giugno inoltrato” come il tizio qui fuori.
… non che la nostra autostima e il nostro buon umore dipendano necessariamente dal giudizio di un uomo, ovvio.
Non è che stamattina sia uscita di casa proprio al massimo del mio splendore. Intanto è già tanto che io sia riuscita a farlo. Ad uscire intendo. Jeans di quelli un po sgualciti in fondo a forza di strisciarli per terra, t-shirt nera e infradito nere. No, non lavoro in acciaieria, ma stamattina girava così. Appena un filo di mascara, giusto per far capire al prossimo che possiedo degli occhi, capello non proprio in piega perfetta, insomma uno schifo… Ma comunque ho avuto la prova che qualcuno che apprezza c’è: il muratore del cantiere qui davanti all’ufficio. Sì, e allora? “Aoooh, che bella che sei!” frase preceduta ovviamente da un fischio coi fiocchi. Diciamocelo, scoccia… ma anche un po’ no. Ti vien da pensare che vabbè, i maschi son mediamente maiali e si accoppierebbero anche coi muri se avessero le tette, però forse, invece, questo maschio è diverso, è una persona carina, sensibile e con un gran gusto e io, anche se non proprio al top, stamattina sono carina ugualmente, perché emano una luce speciale. Ma l’episodio, a parte regalarmi un’inaspettata carica di autostima, mi ha fatto riflettere su un altro aspetto della questione: ma perché diavolo gli uomini fischiano e fanno degli apprezzamenti su di te quando tu già sei passata oltre? Prima ti squadrano, ti guardano per bene e non appena tu hai girato le spalle, parte il commento. Ma via, che cos’è, codardia, cagasottismo o semplicemente è così che funziona? Dietro all’uomo che fischia e apostrofa le donne con complimenti più o meno fini, c’è un preciso modus operandi? Evidentemente sì, nel profilo dell’S.I. (soggetto ignoto) Fischiatore, ci sono tratti di paura, insicurezza e vergogna, da ricercare probabilmente in un rapporto molto freddo con la madre (una roba del tipo “volevo tanto dire alla mia mamma che le volevo bene ma non ho mai avuto il coraggio”). Allora, caro S.I., guardami in faccia quando sono davanti a te e, possibilmente in italiano corretto (ammesso che tu non sia straniero, nel qual caso la grammatica non verrà valutata!), mi dici “Buongiorno Signorina, la trovo splendida quest’oggi. Buona giornata”. Ma chi non sarebbe felice di ricevere un complimento del genere? Pensate se ogni mattina, prima di entrare in ufficio, al semaforo, in edicola o al bar, un uomo, uno qualsiasi ci facesse il piacere di dirci una cosa del genere. Secondo me aiuterebbe, ci farebbe iniziare la giornata in un altro modo… soprattutto se l’S.I. in questione è sui trenta, a torso nudo, col jeans un po’ basso di vita e possiede un fisico abbronzato e sudato “da cantiere edile a giugno inoltrato” come il tizio qui fuori.
… non che la nostra autostima e il nostro buon umore dipendano necessariamente dal giudizio di un uomo, ovvio.
“Un complimento è qualcosa di simile a un bacio attraverso un velo” Victor Hugo