venerdì 23 maggio 2008

Dai Piccola…

ovvero… diversi punti di vista sullo stesso dopocena.
di Terako

Suggested soundtrack: Missy Elliot Work it
"Is it worth it, let me work it... if you got a big [...], let me search it to find out how hard I gotta work it..."

… e poi capita che eccezionalmente la cena del venerdì si svolga alla presenza di due uomini, due amici, carissimi, di quelli con cui puoi parlare davvero di tutto. E chissà come mai anche con loro gira e rigira si arriva a parlare di sesso… davanti a una pizza e una Moretti (diverse Moretti a dire il vero!). È sempre stupefacente come siano diametralmente opposti i pensieri di uomini e donne su questioni sentimentali/sessuali ma nel corso di questa cena abbiamo deciso di fare un esperimento: immaginare una situazione e dire chiaramente all’altra parte del tavolo, senza tabù e senza finzioni, quali sono i diversi punti di vista. Certo la versione maschile della scena è difficile da rendere omettendo lo sproloquio e i termini osceni, mentre quello femminile, vista la proverbiale ricercatezza del nostro linguaggio e lo stile che ci contraddistingue è assoluamente fedele all’originale. La scena è questa: lui e lei, dopocena in auto, primo appuntamento o magari secondo o anche terzo ma comunque… si va al sodo.
Versione maschile:
sì, vabbè, adesso tappati sta bocca e datti da fare… anzi tappati la bocca dandoti da fare… Ti ho portata a cena e ho pure pagato io, quindi adesso datti una mossa che non vedo l’ora di scaricarti a casa. Lo sapevo, dovevo provarci con la sua amica, ha le tette più grosse e di sicuro è molto più porca…
Versione femminile:
vabbè, facciamo sta cosa, dai. Mi sono sorbita sta cena/incubo in quel posto orrendo, ho pure dovuto ringraziare perché ha pagato lui e avrà speso sì e no 20 euro a testa. E adesso che meraviglia… in macchina! Vabbè, leviamoci il pensiero: tra tipo 30 secondi lui sarà venuto e io finalmente potrò… andare. Ma se l’intimo è degno della camicia che si è messo e del suo QI giuro che scappo! Piccola. Mi ha spinto la testa in basso e mi ha chiamato Piccola: giuro che sto per scoppiare a ridere.

Quindi ragazze, quando noi ci sforziamo di capire cosa stanno pensando, perdiamo il sonno per indovinare i loro pensieri su di noi e sul futuro della nostra relazione… tranquille: è molto più semplice di quel che sembra. Quello che stanno pensando è semplicemente: “Dai, Piccola, datti da fare”. Sì, esattamente nello stesso istante in cui noi stiamo pensando “E togli sta mano che ho fatto la piega oggi!”

"Nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta." -
Schopenhauer

3 commenti:

EmisFear ha detto...

"Piccola"? Viene da ridere anche a me pensandoci...non l'ho mai usato questo nomignolo...soprattutto in "certi momenti"...

Ma in questa scena-tipo manca un punto fondamentale:entrambe le parti sembrano concordi sul fatto che "lei debba fare"...è davvero così per voi?Ok...scrivete di essere restie e incerte...ma lo fate...comunque...perchè?

E soprattutto...perchè non capita mai a me? ahah...:D

Sunset ha detto...

questa è una situazione un po' estrema...non vogliamo dire che il finale è assicurato...nella realtà io e terako ci pagheremmo la cena e torneremmo a casa in taxi....
quello che vogliamo dire è che nello stesso momento in cui il lui in questione ha un solo pensiero, non è detto che lei stia pensando "sei l'uomo migliore che abbia mai incontrato, sono ai tuoi piedi, come ci vestiremo il giorno del matrimonio"...il più delle volte davanti a certe frasi ci dobbiamo trattenere dal ridere (leggi il post che c'è prima)...e stiamo già pensando alla prossima cena del venerdì in cui racconteremo di questo cretino alle nostre amiche....

terako ha detto...

Confermo, questa è una situazione estrema e probabilmente nella realtà veramente ce ne saremmo andate a casa all'incirca verso il sorbetto al limone...
è che gli uomini hanno ancora fisso in testa lo stereotipo della ragazza che vuole farsi pagare la cena, farsi tenere la porta e farsi fare le coccole e non riesce a pensare che la suddetta ragazza possa trarre diciamo la stessa "gioia" dalla serata. Arrivare "al punto" è interessante anche per noi... ma il modo in cui ci si arriva non è da trascurare...